Tre titoli all’avanguardia nella gender diversity

Julie Bech, co-manager della strategia Global Gender Diversity

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno adottato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) come tassonomia di un futuro più sostenibile. Il quinto di questi obiettivi è costituito dalla Gender Equality. Il riconoscere questa tematica come diritto umano fondamentale ed elemento necessario per la pace, la prosperità e la sostenibilità ha spinto molti attori del panorama pubblico e privato ad agire per sanare il gender gap. Questo slancio ha acquisito forza alimentato sia dalla rilevanza della motivazione sociale e sia dalla sua importanza economica. Assicurarsi un maggior numero di donne nella struttura lavorativa e nelle posizioni di leadership è a tutti gli effetti un buon business. Per le aziende potrebbe rivelarsi un’opportunità il poter trarre vantaggio da un bacino di talenti più ampio a cui attingere soprattutto in un contesto di calo demografico. In seguito al lancio della nuova strategia Global Gender Diversity, descriviamo tre realtà che si sono distinte come promotrici della gender diversity:

L’Oréal

L’Oreal è una delle maggiori compagnie al mondo di prodotti cosmetici e di bellezza ed è stata riconosciuta per molti anni come leader nella gender diversity ed equality. Lo scorso anno, L’Oreal ha raggiunto il primo posto nella classifica globale della Gender Equality composta da 3206 compagnie. La stessa azienda inoltre è stata inclusa quest’anno nel Gender-Equality Index di Bloomberg, fonte di dati economico-finanziari relativi alla gender equality. La compagnia presenta solidi fondamentali, un business performante, una cultura aziendale e un ottimo profilo ESG (rating MSCI ESG : AAA)1.

Marriott Group

Il Gruppo Marriot è una delle principali catene di hotel al mondo presente in oltre 130 diversi paesi e ha fatto della presenza femminile nei ruoli di leadership il punto forte della sua strategia di crescita. Marriot International vanta un buon track record nel riconoscere talenti femminili e nell’aiutarli a crescere come senior leaders: apporssimativamente un General Manager su sei è una donna e nel solo 2017 il numero di posizioni di General Manager affidate a donne è cresciuto del 22% nell’area Asia Pacific. La compagnia inoltre si è pubblicamente impegnata a sostenere il quinto Sustainable Development Goal delle Nazioni unite (gender equality) con l’obiettivo di “raggiungere una rappresentanza paritaria nei vertici della compagnia nel 2025”

Visa Inc.

Visa, come leader mondiale nella payments technology, è attiva sul fronte gender equality e diversity. Firmataria del “Women in Finance Charter”, la compagnia si è altresì impegnata a raggiungere il 38% di presenza femminile nel senior management entro il 30 Settembre 2021 e a rendere pubbliche le proprie statistiche relative alla gender diversity. Il Gender Pay Gap Report del 2017 pubblicato da Visa ha indicato un percentuale vicina alla parità per quanto riguarda i dipendenti idonei a ricevere un bonus, mantenendo tuttavia un numero maggiore di uomini nel quartile superiore. Detto ciò, il Pay Gap Report stesso rappresenta un significativo passo in avanti verso la gender equality. Nel 2016 Visa è stata inclusa nel Financial Services Gender-Equality Index di Bloomber che ha individuato le aziende finanziarie che si sono contraddistinte come portavoce della gender equality attravrerso le loro politiche, i prodotti offerti e il loro diologo e supporto con la collettività. Tutte le aziende menzionate fanno parte della strategia Global Gender Diversity di Nordea. * Si noti che i riferimenti a società o altri investimenti menzionati nel presente documento non devono essere interpretati come una raccomandazione all’investitore di acquistare o vendere gli stessi ma sono inclusi a scopo illustrativo.